NOMADI tornano in concerto a Roma, martedì 7 aprile, al Tendastrisce di Via Perlasca.
L’occasione è importante perché presenteranno, in anteprima, i brani del loro ultimo cd di inediti “NOMADI ALLO SPECCHIO”. Non mancheranno i successi che li hanno accompagnati nei loro 45 anni di carriera:da “un pugno di sabbia”, “Io vagabondo”, “Come potete giudicar”, “Dio è morto”, “Auschwitz”, ecc. fino ad arrivare ai giorni nostri con “Io voglio vivere”, “Dove si va”, “Sangue al cuore”, “La mia terra”, ecc.
Guardarsi allo specchio ogni mattina è come fare un esame di coscienza quotidiano. Non sarà quello di Harry Potter, che rivela anche i desideri più intimi e segreti, ma ogni comune specchio riflette sempre esclusivamente la realtà di ciascun individuo. Nomadi allo specchio... Il gruppo rock di Beppe Carletti mostra la propria essenza più autentica e pura. L’impegno sociale coerente fin dal 1963, quando ancora si chiamavano I Sei Nomadi. L’onestà intellettuale nell’inseguire l’utopia di un mondo governato dal confronto fra opinioni diverse e non dalla dittatura di una sola. L’amore profondo per la musica condiviso con diverse generazioni di fan attraverso oltre 50 dischi in 46 anni di carriera e soprattutto un’intensa attività live da veri nomadi del rock.
L’album “Allo specchio”, in uscita il 3 aprile per Warner Music, è senza alcun dubbio il capitolo migliore della storia recente dei Nomadi. Una storia costellata di grandi soddisfazioni come la trionfale partecipazione al Festival di Sanremo 2006, dove hanno conquistato anche un pubblico per loro insolito con il brano “Dove si va”. Eppure il nuovo disco dei Nomadi ha un’aurea magica, un’energia naturale che ha animato tutti i membri della band: dal fondatore Beppe Carletti (tastiere) proseguendo con Danilo Sacco (voce), Massimo Vecchi (voce e basso), Cico Falzone (chitarra), Daniele Campani (batteria) e Sergio Reggioli (violino e percussioni).
«Sono passati tre anni dall’ultimo disco di inediti “Con me o contro di me” e tutti noi avevamo “fame” di nuove canzoni», spiega Beppe Carletti. «Fame è la parola giusta, perché la musica è un nutrimento indispensabile per la vita: non sfama il corpo, ma sazia l’anima e lo spirito. Ogni elemento della band ha espresso il massimo del proprio talento: Danilo ha sfoggiato in assoluto le sue migliori interpretazioni in sala d’incisione. Per me “Allo specchio” è il disco più bello dei Nomadi degli ultimi dieci anni».
«Si raccoglie sempre ciò che si semina». La massima di Carletti riassume il tema della title-track “Lo specchio ti riflette”, che apre l’ascolto del cd “Allo specchio” nella versione italo-spagnola con Jarabe De Palo e lo chiude con la prima incisione solo in italiano.
«La vita è come la terra: deve essere coltivata. I nostri errori, come le azioni positive, si riflettono sempre su di noi. Proprio come in uno specchio».
Il duetto con Jarabe De Palo “Lo specchio ti riflette (El espejo te delata)” è il primo singolo: arrangiamento latineggiante e adattamento in spagnolo di parte del testo curato dallo stesso rocker iberico. Questa collaborazione nasce da affinità umane prima ancora che artistiche.
«Jarabe De Palo è un nomade di pensiero. Siamo in totale sintonia con il suo comportamento come uomo, la grande professionalità come musicista e anche aspetti esteriori come il look, che sono meno importanti ma comunque indicativi del carattere di una persona. Quando l’ho raggiunto a Madrid all’inizio di marzo per registrare questa canzone, lui ha detto di conoscere bene la storia della nostra band e di essere onorato di cantare assieme ai Nomadi».
“Allo Specchio”, da venerdì 20, è anticipato dall’uscita nelle radio del singolo “Lo specchio ti riflette” (El espejo te delata), con arrangiamento latineggiante e l’adattamento di parte del testo in spagnolo del cantautore Pau Dones leader degli JARABE DE PALO.
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